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FORMAZIONE DEI TECNICI DI GOLF, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

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Fin dagli albori del golf club management, la responsabilità della gestione di un golf club era affidata ai soci volontari del consiglio direttivo che, con l’ausilio del cosiddetto segretario (che invece era stipendiato) e dei valletti che gravitavano attorno alla club house, manteneva la struttura, controllava il pagamento delle quote di gestione, ripartendo equamente le spese tra i soci alla fine di ogni anno, organizzava le gare – un numero decisamente esiguo che solitamente corrispondeva a una gara al mese, durante la bella stagione – e cercava di mantenere viva la vita sociale del sodalizio tramite iniziative di vario genere. Col tempo e con l’evolversi dell’industria golf, i circoli necessitarono d’avere tali funzioni affidate a vere e proprie figure professionali, dipendenti del club e quindi esterne al consiglio, le quali si occupavano generalmente solo della gestione della clubhouse e delle operazioni di food & beverage. Le responsabilità amministrative erano ricoperte dal professionista di golf e dal superintendent. Le prime figure dirigenziali quindi (manager, golf pro e superintendent) riportavano individualmente e direttamente al consiglio direttivo o al consigliere delegato al settore specifico. Quest’impostazione non prevedeva che le tre figure si assumessero alcun tipo di responsabilità operativa e questo, spesso, portava a conflitti poiché era pressoché impossibile ricoprire quelle cariche senza poter decidere alcunché.

E a un certo punto le cose cambiarono. Il 1927 è un anno che vede, o meglio sente, per la prima volta una conversazione telefonica tra New York e Londra. È anche l’anno in cui è proiettato il primo film con il sonoro e il 20 maggio Charles Lindbergh, sul mitico “Spirit of St.Louis”, compie la prima transvolata atlantica (ci mise oltre 33 ore). Nel mondo del golf, il 1927 è l’anno della prima edizione della Ryder Cup ma anche l’anno della fondazione della Club Managers’ Association of America. Le figure professionali di allora necessitavano di informazioni, istruzione, risorse e una rete di contatti con gli altri manager. La CMAA sviluppò un programma di formazione perché i manager fossero in grado di gestire l’intera struttura del club; era l’alba della gestione professionale dei circoli di golf. E in Italia? Anche alle nostre latitudini i circoli di golf erano gestiti da consigli direttivi che con l’aiuto del segretario – spesso un ex militare perché si riteneva che fossero in grado di gestire meglio, e in “ordine”, i soci – mantenevano in vita i pochi sodalizi dello “stivale”. Nel 1972, grazie all’intuito di alcuni pionieri del Golf Club Management nostrano (tra gli altri Gianfranco Costa che dell’associazione è stato a lungo presidente) viene fondata la AISGG (Associazione Italiana Segretari di Golf e Greenkeeper) poi divenuta AITG. Le motivazioni della nascita erano analoghe a quelle dei nostri colleghi d’oltreoceano; formazione, creazione di una rete di contatti, condivisione e professionalità in un mestiere che era stato fino a quel momento basato sulla buona volontà dei singoli, magari un passato da caddie o buon giocatore e una grande voglia d’imparare dall’esperienza sul campo.

Poi, nel 1986, la svolta vera e propria. La Federazione Italiana Golf decise che era arrivato il momento di dotarsi di un vero e proprio Centro Tecnico Federale principalmente per una Scuola per Professionisti. Quale sede della Scuola Nazionale di Golf, universalmente conosciuta oramai come la SNG, il Consiglio Federale, allora presieduto da Giuseppe Silva, deliberò di realizzare la costruzione di un campo da golf a 18 buche con una bella club house ma soprattutto una struttura, nei pressi del green della buca 7, che potesse ospitare le aule, i laboratori tecnici e la palestra della SNG. Nel 1985 fu scelto il terreno ritenuto più idoneo, nei Comuni di Nepi e Sutri, a 50 chilometri dal centro di Roma e nel 1986 ebbero inizio i lavori che portarono alla realizzazione del campo da golf e delle strutture annesse. La Scuola Nazionale di Golf è situata in un edificio che si affaccia sul campo da golf, fornito delle necessarie attrezzature per la preparazione didattica e atletica dapprima dei Professionisti e dal 1987 anche per i segretari e direttori di golf, avviata a seguito dell’esigenza di formare professionalmente coloro ai quali viene affidata la responsabilità della conduzione manageriale dei circoli. Anche in questo caso lo “zampino” di Gianfranco Costa permise, non senza fatica, di fondare la Sezione Segretari e Direttori della scuola, anche dovendo confortarsi con un mondo del golf allora un po’ ottuso, che vedeva in questa iniziativa – molto a torto ovviamente – la nascita di una sorta di sindacato invece di capire che si stavano gettando le basi per la formazione altamente professionale dei tecnici che, materialmente, dovevano condurre circoli di golf che stavano trasformandosi in vere e proprie aziende.

La “scuola di golf” è senza dubbio un fiore all’occhiello per la Federazione e per chi lavora professionalmente nell’ambito del golf; poche sono infatti le nazioni che possono fregiarsi di una struttura come la SNG.

 

Negli anni i corsi di studio sono cambiati per venire incontro alle necessità di un’industria che, come il resto del modo del business, corre a una velocità considerevole. Durante i primi anni della Sezione, in base alle necessità del momento, i corsi – che duravano tre anni – vertevano principalmente sulle regole del golf, la psicologia, l’agronomia, la parte contabile e, in un secondo momento, le basi del marketing. Ma da quel lontano 1987 le cose sono molto cambiate nel mondo e “l’industria golf” italiana non ha fatto eccezione. Un direttore di golf oggi deve sapersi occupare, con capacità e dedizione, anche di gestione delle risorse umane, di marketing, di business management in generale ecc. Per questo dal 2009 i piani di studio sono stati modificati – e i tempi allungati a cinque anni di studi – per cercare di formare i “gestori del golf italiano” in maniera moderna. Oggi le materie oggetto di studio sono:

 

  • Regole del Golf e Gestione Sportiva
  • Golf Club Management
  • Software di gestione
  • Tappeti Erbosi
  • Pubbliche relazioni e psicologia
  • Architettura
  • Legge
  • Marketing (incluso marketing del turismo e marketing degli eventi)
  • Gestione delle risorse umane
  • Accoglienza

 

La struttura del piano di studi è modulabile. I primi due anni, che ricalcano molto similmente l’idea originale della Scuola di Golf, studiando Regole, Agronomia, Psicologia e Software, fanno conseguire all’allievo – a condizione che passi gli esami per ogni materia – il diploma di Segretario Sportivo. I tre anni di specializzazione, durante i quali si affrontano anche tutte le altre materie viste sopra, fanno conseguire all’allievo – che in ogni caso deve presentare una tesi, che dovrà passare il vaglio della commissione d’esame, sugli argomenti trattati nei tre anni di specializzazione – il diploma da Direttore di Golf.

 

Negli anni, diverse centinaia di segretari e direttori hanno deciso di formarsi presso la SNG. Ogni anno sono circa una trentina i nuovi allievi che, per accedere ai corsi, devono superare un esame di selezione che prevede la conoscenza della cultura generale, dello sport del golf e della lingua inglese. Sono inoltre allo studio corsi monografici, della durata di due o tre giorni, su materie specifiche. Le moderne piattaforme digitali che, ahinoi, abbiamo dovuto utilizzare parecchio negli ultimi dodici mesi, renderanno ancora più fattibile questo importante progetto.

 

Ma una scuola è “grande” grazie ai suoi insegnanti e nel corso degli anni, la Sezione Direttori e Segretari della SNG ha avuto l’onore di potersi avvalere della collaborazione dei più grandi nomi del golf e sport management italiano: Gianfranco Costa, Massimiliano Schneck, Roberto Borro, Alessandro De Luca, Paolo Croce, Massimo Mocioni, Mauro Gatti, Francesco Modestini, Giovanni Esposito, Valter Borellini, Giovanni Franceschi, Antonello Altobelli, Stefano Martone, Massimiliano Montone, Alvise Rossi Fioravanti. Dal 2009 la responsabilità di condurre la Sezione Direttori e Segretari è di Davide Lantos e Corrado Graglia.

 

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